I parchi di Roma: storie verdi tra pini, scoiattoli e acquedotti

I parchi di Roma: storie verdi tra pini, scoiattoli e acquedotti

Roma è tante cose: è la città del Colosseo, delle file per un supplì, dei tram rumorosi e delle piazzette dove ti fermi per “cinque minuti” e resti due ore. Ma Roma è anche una città verde. Verde vero. Di quello che ti sorprende ogni volta che svolti l’angolo giusto e ti ritrovi in un parco gigantesco, magari con una statua antica che spunta tra gli alberi.

I parchi romani non sono solo “posti con l’erba”, sono pezzi di storia, piccoli mondi dove succedono cose bellissime. E se non ci sei mai stato, o ci vai solo di fretta, ecco qualche motivo per rallentare e goderteli davvero.


Villa Borghese: arte, alberi e barchette

Partiamo facile. Se sei in centro e ti prende quel bisogno di respirare un po’, sali verso Villa Borghese. È tipo il salotto verde di Roma, ma senza pareti. Gente che corre, scolaresche in gita, turisti con la mappa in mano, ma anche romani che vengono qui solo per stendersi al sole.

Puoi fare una passeggiata tra statue, giardini curatissimi e viali larghi che sembrano disegnati apposta per perderti. Oppure affittare una barchetta sul laghetto (sì, esiste davvero un laghetto con un tempietto greco nel mezzo – molto Instagram, ma anche molto romantico).

🎨 Bonus: se ti piacciono l’arte e i quadri che ti fanno sgranare gli occhi, fermati alla Galleria Borghese. Caravaggio, Bernini, Canova… roba grossa. Ma prenota, eh, sennò niente.


Villa Pamphilj: il parco per chi ama perdersi

Se invece vuoi scappare dal rumore e sentirti lontano da tutto – anche se sei ancora in città – vai a Villa Doria Pamphilj. È enorme, tipo che se non stai attento puoi perderti sul serio (ma tranquillo, prima o poi sbuchi in qualche vialone).

Ci trovi runner, gente che fa yoga, famiglie con plaid e merenda al seguito. È il posto giusto per leggere un libro sotto un albero o guardare le nuvole passare. Ah, e in primavera qui è pieno di margherite, papaveri e bambini scalzi.

🌳 Consiglio da local: porta una borraccia. Dentro il parco non ci sono tanti bar o fontanelle, e le camminate diventano lunghe prima che te ne accorgi.


Villa Ada: un bosco con vista concerti

Villa Ada è più selvaggia, più “verde dentro”. È il posto dove vai a correre e finisci per sdraiarti su una radura a guardare gli scoiattoli. O dove porti il cane e lui decide di socializzare con metà del quartiere.

In estate, però, cambia faccia: diventa palco. Il festival “Villa Ada Incontra il Mondo” riempie le serate di musica dal vivo, cibo, lucine tra gli alberi. E se ti capita di andarci, fermati un attimo: c’è qualcosa di magico nel sentire un concerto mentre le cicale friniscono e il lago riflette le luci.

🐿️ Curiosità vera: qui ci vivono volpi, ricci, aironi, tartarughe e un sacco di uccellini che cinguettano alle 6 del mattino (li ho sentiti, confermo).


Caffarella: pecore, torri medievali e la ninfa Egeria

Parco della Caffarella, detto anche “la campagna dentro la città”. Qui è facile dimenticarsi di essere a Roma. Ci sono campi veri, casali antichi, pecore al pascolo, ruscelli e sentieri che sembrano usciti da un libro illustrato.

In mezzo al parco c’è anche una fonte dedicata a Egeria, la ninfa che – secondo la leggenda – consigliava il re Numa Pompilio. La fonte esiste ancora, ed è un angolino fresco e silenzioso dove fermarsi un attimo.

🚲 Dritta figa: se ci vai di domenica, prosegui lungo l’Appia Antica (che è chiusa al traffico). Puoi affittare una bici e pedalare tra rovine romane e silenzi impossibili da trovare altrove.


Parco degli Acquedotti: Roma in formato epico

Questo parco è pazzesco. Entri e BAM: ti trovi davanti un acquedotto romano che attraversa il prato come un dinosauro di pietra. Alcuni pezzi sono lì da duemila anni. Duemila. Tu ci passi sotto e ti sembra di essere finito in un film (e infatti qui li girano spesso: da Fellini a Sorrentino).

Perfetto per una passeggiata al tramonto, quando il sole colora le arcate di rosso e tutto sembra sospeso.

📸 Pro tip: portati una macchina fotografica. O almeno svuota la memoria del telefono. Ti servirà.


Il verde che non ti aspetti

I parchi di Roma non sono solo posti belli. Sono spazi dove le persone vivono davvero: si incontrano, respirano, si innamorano, crescono i figli. Cambiano con le stagioni e con l’umore di chi li attraversa.

Primavera? Portati una coperta e fai un picnic sotto i ciliegi. Estate? Segui la musica. Autunno? Foglie che scricchiolano sotto i piedi. Inverno? Una camminata silenziosa tra gli alberi spogli, magari con un caffè bollente in mano.

Se pensavi che Roma fosse solo monumenti e caos… be’, ora sai dove cercare il suo lato più calmo. E più verde.